Valido per il trattamento della psoriasi a placche da moderata a grave nei pazienti adulti candidati alla terapia sistemica
L'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha approvato la rimborsabilità in Italia di risankizumab (Skyrizi, di AbbVie) per il trattamento della psoriasi a placche da moderata a grave nei pazienti adulti candidati alla terapia sistemica. Il farmaco può essere somministrato mediante due iniezioni sottocutanee ogni 12 settimane, dopo due dosi di avvio somministrate alla settimana 0 e alla settimana 4.
“La rimborsabilità in Italia di risankizumab rappresenta un ulteriore importante passo in avanti per la comunità scientifica – dichiara Ketty Peris, presidente della Sidemast, Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e di malattie sessualmente trasmesse - Oggi abbiamo una nuova opzione terapeutica che può aiutare a raggiungere e mantenere una remissione delle placche psoriasiche in un’elevata percentuale di pazienti. Inoltre, il farmaco ha dimostrato di essere in grado di mantenere i benefici clinici mediante una somministrazione ogni tre mesi.”
La Commissione Europea aveva approvato risankizumab ad aprile 2019 grazie ai risultati di quattro importanti studi clinici, che hanno valutato oltre 2mila pazienti con psoriasi a placche da moderata a grave. In tutti e quattro gli studi, gli endpoint co-primari corrispondevano a un miglioramento di almeno il 90% del Psoriasis Area and Severity Index (Pasi 90) e a un punteggio statico di Physician Global Assessment (sPga) pari a “pelle libera o quasi libera da lesioni” (sPga 0/1) alla settimana 16.
“Il beneficio principale di Skiryzi è il livello di “pulizia della pelle” superiore rispetto agli attuali standard di cura – dice Francesco Cusano, presidente Adoi, Associazione Dermatologi Ospedalieri Italiani - Più dell’80% dei pazienti ottiene una pelle quasi o completamente pulita già dopo le prime somministrazioni e i risultati si mantengono nel tempo con un profilo di sicurezza molto elevato.
“La lotta al fenomeno delle carenze passa anche attraverso il riconoscimento delle necessità di rendere economicamente sostenibili molti farmaci essenziali. Siamo al lavoro su questo aspetto”
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